recensioni dischi
   torna all'elenco


FIORELLA MANNOIA  "Disobbedire"
   (2025 )

Buon compleanno Fiorella! Settant’anni festeggiati con l’uscita dell’album “Disobbedire”, il ventesimo della sua carriera (escludendo i live), che la vede all’attivo dal 1972.

Anche questa volta i temi, i testi e la musica sono ricercati, mai banali. Canzoni che portano con sé ideali, sogni e tematiche sociali che non conoscono retorica, ma che vengono presentati dalla voce dell’artista in maniera semplice.

Nove le tracce contenute, che vedono la firma di molti autori e interpreti noti: i testi portano la firma di Alfredo Rapetti (Cheope), Federica Abbate, Mattia Cerri e tanti altri. La produzione è di Carlo Di Francesco, attuale marito della Mannoia.

Si inizia con “Mariposa”. Il titolo di questa canzone è preso dal nome in codice che usarono le sorelle Mirabal assassinate negli anno ‘60 durante il regime di Rafael Leónidas Trujillo (El Jefe) nella Repubblica Domenicana. Canzone che ha reso famoso il festival di Sanremo 2024, portandolo a un livello a cui da tempo non arrivava. Il testo meriterebbe un intero articolo: ma qua si parla dell’album.

“Disobbedire”: brano firmato dalla stessa Fiorella e ancora Alfredo Rapetti, come in ''Mariposa''. Manifesto personale di uno spirito artistico unico che non ha mai avuto una connotazione politica, ma che ha difeso sempre la libertà di espressione e il diritto ad esistere qualsiasi siano le proprie scelte e i propri orientamenti.

“Libri usati” parla del destino che ognuno di noi si trova ad affrontare, nonostante quello che ci riserva. Anche in questo caso l’artista mette la propria personalità, o quella di chiunque, come elemento fondamentale per poter resistere alle prove della vita.

“Tutta la differenza del mondo” ricorda come l’indifferenza spesso non faccia vedere le cose più scontate: la semplicità dell’esistere viene complicata da fattori inutili. Brano breve ma intenso. “Commedia umana” è invece un altro brano esistenziale, che racconta di quanto sia grottesca la vita. Una metafora dove la giostra sembra ricordare il ripetersi della quotidianità, fatta di elementi che tornano ed altri che compaiono sporadicamente.

In “La storia non si deve ripetere”, feat. Francesca Michielin e Federica Abbate, quest'ultima stavolta volta non si limita a firmare i testi ma fa sentire la sua voce. Il brano si sofferma su un tema principale espresso dal verso: “Perché il dolore di qualcun altro almeno sia servito a qualcosa”.

Troviamo poi “Dalla parte del torto”, brano interpretato insieme a Piero Pelù e scritto da Amara (Erika Mineo) in stile ''Cangaceiro''. Prepondera lo stile dell’ex Litfiba, forse un po’ troppo. Ma anche in questo caso la Mannoia non si tira indietro adattandosi alla situazione e al testo della canzone.

“Qualcosa con te” è una splendida ballad dove la dolcezza e la disillusione si incontrano, dando vita a una storia triste ma piena di speranza e anche un po’ di rassegnazione. “Domani è primavera” è invece un brano cantato in compagnia di Michele Bravi, una traccia scritta anche questa da Amara: canzone moderna, nello stile, che rimane comunque legata a una protesta rispetto all’indifferenza, alla massificazione e all’egoismo.

E qua si chiude “Disobbedire”, l’album celebrativo di una cantante che rimarrà per sempre una stella della musica italiana, senza aver mai avuto la pretesa di essere una star. (Andrea Allegra)