ATARAXIA "Il fantasma dell'opera"
(1996 )
Malgrado non riescano a farsi notare più di tanto in ambito nazionale, i modenesi Ataraxia, attivi fin dal 1985, rappresentano ormai una consolidata realtà.
Partiti con sonorità spiccatamente post-punk e dark-wave, hanno trovato la loro dimensione artistica aprendosi ad influenze gotico/barocche, neoclassiche colte e d’avanguardia, con frequenti incursioni in ambientazioni medievali, rinascimentali, esotiche.
Ne fuoriesce una proposta musicale decisamente originale – in molti l’hanno etichettata come neo-folk – una proposta che però, a mio avviso, non trova precisi punti di riferimento, si tratta semmai di composizioni partorite semplicemente dall’ispirazione del momento. Questo approccio apparentemente semplicistico alla materia musica, è invece il punto di forza degli Ataraxia e fa del gruppo una delle più singolari entità musicali del panorama italiano e mondiale.
Da anni si esibiscono nei teatri, nelle piazze e nei castelli di tutta Europa e America proponendo spettacoli multimediali di grande fascino dove la loro musica si combina con proiezioni di immagini, danze, mimiche, momenti recitativi e di cabaret.
La loro è senz’altro una musica di difficile fruizione, talvolta scura e decadente ma in stessa misura seducente, fuori dagli schemi, bizzarra e sicuramente aliena per i non avvezzi a soluzioni armoniche ardite, inusuali e per certi versi sperimentali.
Essa prende forma dalla combinazione dei suoni elettronici e campionati prodotti dai congegni di Francesca Niccoli e Giovanni Pagliari con le chitarre prevalentemente acustiche, i flauti e le percussioni di Vittorio Vandelli. Su tutto emerge la caratteristica interpretazione vocale della mezzo soprano Francesca Niccoli, la quale si destreggia con sapiente disinvoltura tra reminescenze dark punk, villanelle e bel canto.
Una voce, quella della Niccoli, lirica e di particolare versatilità ed estensione, capace di regalare brividi ed emozioni in gran quantità. Il disco in oggetto, uscito per l’etichetta indipendente Avantgarde Music nel 1996, è il nono dei ben 29 album incisi dagli Ataraxia dal 1990 al 2024. Esso contiene dodici tracce che rappresentano altrettanti gioielli.
Particolarmente valide sono ''La Nuova Margherita'', cover di una nota canzone di Kate Bush, e le acustiche ''La Lira Di Apollo'' e ''Le Ore Rosa Di Mazenderay'', quest’ultima una delicata song impreziosita da poetici arpeggi di chitarra che vanno adagiandosi delicatamente su un soffice tappeto di tastiere accompagnando e sostenendo una deliziosa prestazione vocale di Francesca.
Semplicemente affascinanti ''Il Violino Incantato'', brano epico e maestoso, intriso di struggente malinconia, e ''Al Ballo Mascherato'', dove barocco e moderno trovano il loro punto di incontro sintetizzandosi in poco più di due minuti di apprezzabile convivenza.
In sostanza ''Il Fantasma Dell’Opera'' non è che un ulteriore conferma del valore artistico di questo terzetto di musicisti che, operando completamente al di fuori di ogni regola o imposizione di mercato, riesce a creare lavori di grande interesse, lavori di cui probabilmente resterà traccia nonostante le difficoltà per un prodotto del genere di penetrare il mercato. (Moreno Lenzi)