recensioni dischi
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TRINETONES  "Polaris"
   (2025 )

“Polaris” è l’opera prima dei Trinetones, formazione nata come trio piano-less nel 2022 e trasformatasi in quintetto in breve tempo.

Attualmente è composta da Giovanni Balistreri al sax tenore, Filippo Schifano alla tromba, Domenico Sanna al pianoforte, Marco Lenoci al contrabbasso e Francesco Cotugno alla batteria.

Il disco rappresenta perfettamente un percorso personale e artistico iniziato tra le Alpi Orobie da musicisti pugliesi e siciliani e, anche per questo, incorpora elementi tipici della musica popolare del Sud Italia in un sound che si muove lungo il crinale del post-bop, fra diverse epoche e diverse latitudini.

“Polaris” comincia con la titletrack, dal nome latino della stella polare che indica il nord, un brano in grado di comunicare perfettamente l’idea di viaggio fra stop & go e aperture armoniche, e prosegue con “Chavez”, dedicata all’aviatore peruviano, in un equilibrio di contrappunti fra sax e tromba e con il basso a fare da scheletro.

“Stockholm Street” strizza l’occhio al passato per omaggiarlo, quindi c’è “Trinacria”, che accarezza la musica popolare del Meridione. “Mountain Mates” arriva prima della chiusura ed è suonato in trio, come all’alba dell’avventura Trinetones, mentre l’ultimo atto di “Polaris” è “To Trane”, una vera e propria deferenza a John Coltrane con l’obiettivo di poter seguire i passi dei giganti del genere (e non solo).

“Polaris” è il biglietto da visita di una band tecnicamente preparata e forte di una grande personalità: le premesse sono positive, le composizioni sono tutte originali. Il futuro sembra molto promettente. (Piergiuseppe Lippolis)