recensioni dischi
   torna all'elenco


ALBERTO POPOLLA  "Really the blues"
   (2025 )

Un uomo, un clarinetto. Alberto Popolla ci propone, con il suo strumento dal timbro notoriamente nasale, una rivisitazione di brani noti del mondo del blues, accanto a pezzi originali, tutti suonati dal solo clarinetto, con pochissimi elementi di contorno: il battito del suo piede e qualche percussione sperimentale.

Uscito per Aut Records, l'album “Really the Blues” esplora tutti i fraseggi tipici del genere, ed è in pratica una continua improvvisazione solista.

Tra nomi stranoti come “Lonesome Blues”, troviamo le sonorità ironiche tipiche del clarinetto, ma ogni tanto Popolla cambia direzione, rendendo il suono più abrasivo e distorto, come in “Dark was the Night, Cold was the Ground”, che ricorda certi sperimentalismi più frequenti a latitudini scandinave.

O come in “Cry, Want”, dove accanto allo strumento incontriamo dei rumori quasi accidentali, ottenuti da oggetti indecifrabili. Ma per la maggior parte del tempo, riconosciamo le scale blues, le blue notes, i controtempi come nei fraseggi di “Anu Anu”... insomma, ecco il blu!

L'ascolto complessivo forse incuriosisce soprattutto i clarinettisti, che possono trovare delle direzioni inedite, se non le hanno ancora esplorate. Per il resto, si apprezza la versatilità del musicista e il buon vecchio blues, che non guasta mai! (Gilberto Ongaro)