KNATS "Knats"
(2025 )
Due musicisti amici da molto tempo, accomunati dalla passione per il jazz, si fanno strada sulla scena inglese nell'area di Newcastle Upon Tyne. A loro (Stan Woodward al basso e King David-Ike Elechi alla batteria) si aggiungono altri strumentisti, raggiungendo la dimensione base di quintetto.
Ben presto, grazie alle loro intense collaborazioni e presenze in vari festival, ottengono l'attenzione unanime di critica e pubblico, e maturano la produzione del loro primo disco "Knats" (uscito per Gearbox Records), titolo che è in realtà anche il nome del gruppo.
Si tratta, a scanso di equivoci, di un lavoro dove è assente l'elettronica, piuttosto il tutto poggia su solide basi ritmico-armoniche mutuate dal jazz, con tromba in evidenza ed aggiunte di fiati e tastiere.
Nove dei dieci brani in scaletta sono composizioni originali scritte dal duo fondatore. Il mood proposto all'ascolto è una sapiente alchimia di melodie marcate, ritmiche che strizzano l'occhio a generi come il latin ed il pop ed arrangiamenti ricercati e stratificati.
Il tutto viene completato dalla presenza complementare di altri strumentisti ospiti in alcuni brani. Pur non entusiasmando oltre misura l'ascolto completo, occorre dire che si tratta comunque di ottima musica, sebbene, a nostro parere, fatichi un pochino ad uscire da un ambito di ascolto da sottofondo.
Possiamo citare il brano "Rumba(r)", quinto in scaletta, con la sua caratteristica ritmica ed il giusto dialogo fra fiati e tastiere, ed "In the Pitt", nono in scaletta, che evidenzia l'importanza dei fiati nella musica degli "Knats".
Voto 7. (Roberto Celi)