recensioni dischi
   torna all'elenco


STINA STJERN  "Vivid peace restored"
   (2025 )

Stina Stjern è un’artista norvegese nota per la sua militanza nella rock band Supervixen e per i successivi lavori da solista, collocati in orbita neo-psychedelia e shoegaze.

Negli ultimi anni, però, la personale ricerca artistica di Stjern si è orientata verso sonorità più sperimentali, culminando con il nuovo “Vivid Peace Restored”. Il disco, pubblicato da SusannaSonata nell’ultimo scampolo di 2024, comprende dodici brani che suonano come un collage di idee, di bozze, di canzoni fatte e finite e di paesaggi sonori dipinti con una tavolozza di colori accesi.

“Vivid Peace Restored” è difficilmente incasellabile dentro un singolo genere: nel suo continuo evolversi, la nuova opera di Stina Stjern concede momenti più emozionali e con un afflato vagamente pop, come “Roll Your Eyes” e “A Thousand Ways of Falling”, ed episodi più sperimentali, idealmente collocati in zona noise, come “Metallic Machine”, ma c’è spazio anche per un electro-pop ricavato anche dai field recordings.

Nel suo incedere, “Vivid Peace Restored” somiglia a una scoperta continua, in cui ciascun brano conserva la sua urgenza, rappresentando una tappa indispensabile per l’esperienza complessiva: “A Thousand Ways of Falling” e “Spontaneous Deep Dive” sono, probabilmente, gli altri due acuti in un disco che non stanca e che si rivela completamente dopo alcuni ascolti.

Stina Stjern conferma ispirazione e sensibilità con un lavoro ancora pienamente convincente. (Piergiuseppe Lippolis)