SAILOR FREE "Spiritual revolution part 3"
(2025 )
Terzo di tre capitoli, arriva negli store il nuovo lavoro dei Sailor Free: ''Spiritual Revolution Part 3''.
I Sailor sono un gruppo formatosi nel 2010 e composti da David Petrosino: voce, piano, chitarra e basso, Stefano “The Hook” Barelli: chitarra, Alphonso Nini: basso e cori e Stefano Toni alla batteria e cori.
Sposano una filosofia che si chiama Spiritual Revolution People, ovvero: la presa di coscienza e l’affermazione dell’idea rivoluzionaria della condivisione di Entropia, una ideale fonte di energia fisica e spirituale in grado di riequilibrare le sorti di tutte le genti del mondo.
E con la loro musica cercano di mettere in risalto questi concetti, aiutandoci ad aprire gli occhi su un mondo che vira verso un forte individualismo e nazionalismo. Ognuno guardi al proprio tornaconto…
I Sailor Free non si sono dati un compito facile, visto che tutti i mezzi di comunicazione spingono proprio in questa direzione. Ma onore al merito: loro ci provano.
Il disco, come gli altri due del resto, si apre con una bella overture, molto ariosa e ben arrangiata, molto drama, ma che ben ci introduce alle atmosfere delle tracce successive. Tracce ben realizzate e arrangiate, andate direttamente a ''Not for me'', l’arrangiamento e il cambio di passo al minuto due identifica la qualità realizzativa del disco.
Per conoscenza personale ho ascoltato anche i due capitoli precedenti, 6 tracce ognuno, caratterizzati anch’essi da una bellissima overture iniziale e da suoni rock e indie molto interessanti. Mi piace l’intro di ''The Maze of Babylin'' del capitolo 2 e pure la voce.
Il capitolo 3, quello che ormai sto ascoltando da un paio di giorni, è più duro e ruvido, ascoltate ''Incognito''. ''Spiritual revolution Part 3'' contiene brani molto interessanti, a mio giudizio su tutti vince ''All I need'', ma sono gusti personali.
Sempre secondo i miei gusti personali non mi fa impazzire ''So Beautiful'', dove l’intro pare di averlo già sentito altrove e il crescendo si perde via un poco. Ma il disco è uno di quelli da ascoltare con cura, andate al minuto 2:15 di ''Let Me in'', per esempio, il cambio di ritmo è gasante! Ancora, 2:05 di ''Gambling''. Bravi, ben suonato e coinvolgente.
Poi se qualcuno storce il naso per la Spiritual Revolution People amen, noi prendiamo il buono della musica. (Marco Camozzi)