GABRIELS "Fist of the seven stars act 4 - Five forces"
(2025 )
Leggo le parole: tastierista, concept album, progressive, opera rock: ok, hai la mia attenzione.
Il collega di tasti bianchi e neri Gabriels è attivissimo nella scena metal, e dal 2009 ha pubblicato numerosi dischi. Nel 2016 ha dato il via a un concept album progettato in 7 atti e ispirato alla saga di Hokuto No Ken, cioè Ken Il Guerriero. Ora è arrivato al quarto atto, uscito per TBA Records / Elevate Records e intitolato “Fist Of The Seven Stars Act 4”. Siamo dunque a metà strada, al centro. Per curiosità, nel terzo atto compare Tommy Johnasson, all'epoca nei Sabaton.
Tredici canzoni, melodie dal sapore epico, voci che interpretano con grinta, batteria spinta, alternanza tra chitarre pesanti, e soprattutto, tanti begli assoli di tastiera con il suono che fa gneooon come piace a noi! Eh, qui sono di parte, ma l'assolo di “Mountain force” in particolare mi gasa!
“Time is here” e “You can cry” forse sono due di momenti più belli del disco. Nel corso dell'album, purtroppo devo notare che l'attenzione scende, perché il tono è sempre lo stesso, sia nei lenti che nei brani veloci. Una varietà nella dinamica poteva giovare di più all'ascolto dell'album intero. Ma se ascoltate un po' alla volta, tutte le canzoni danno l'impressione di cavalcare una cascata di lava con una tavola da surf, precipitando a 100 km/h, oppure di essere lanciati in una navicella alla velocità della luce nello spazio. Sono altamente adrenaliniche, è innegabile! Poi c'è anche da ascoltare l'opera nella sua interezza, in attesa dei capitoli successivi, e forse si coglieranno tutte le sfumature di un lavoro complesso.
Del resto, per concepire un'opera rock su Ken Il Guerriero, il manga per antonomasia più marziale e battagliero di sempre, dev'essere difficile riuscire ad abbassare i toni della musica, altrettanto marziale nei suoi percorsi scelti. Di sicuro se guarda al Giappone, Gabriels potrebbe sbancare. Non a caso, il pezzo di chiusura “Silent Survivors” è cantato nella lingua del Sol Levante, e il ritornello è costruito sulla scala pentatonica orientale (un po' come la sigla originale di Dragon Ball).
Se siete amanti della saga di Okamura, questo disco vi divertirà di sicuro. E anche se siete tastieristi come me, vi darà soddisfazione sentire un altro che fa gneooon! (Gilberto Ongaro)