recensioni dischi
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DONATELLA MONTINARO  "Uliveto"
   (2025 )

Donatella Montinaro è un’artista barese classe 1996. Scoperta la passione per il canto in tenera età e il jazz anche grazie all’amore di suo padre per John Coltrane, Montinaro si è formata al Conservatorio Niccolò Piccinini di Bari e poi all’Accademia Nazionale “Siena Jazz”.

Lo scorso autunno, l’artista ha pubblicato “Uliveto”, il suo primo lavoro solista che, in buona sostanza, rappresenta una dedica alla sua terra d’origine e a uno dei tratti distintivi dei paesaggi pugliesi.

Sul piano meramente musicale, Donatella Montinaro sceglie una declinazione di jazz che riesce ad attingere dalla tradizione, ma che ambisce a superare il concetto più classico del genere, acquisendo già una certa riconoscibilità.

“Uliveto” segue traiettorie eleganti, raffinate, in cui le note acustiche abbracciano il timbro cristallino di Montinaro, contribuendo a confezionare un prodotto che si staglia nella zona della musica d’autore e che, a tratti, sembra privo di una collocazione temporale.

Dei dieci brani otto sono in inglese, ma funzionano bene anche “Come stai” e “Agua”, le due variazioni sul tema, mentre uno degli acuti del disco coincide con “The Sun of May”, realizzato in compagnia di Joe Sanders, suo professore di musica d’insieme a Siena Jazz, nonché collaboratore e riferimento artistico.

Quello di Donatella Montinaro è un debutto solista indubbiamente positivo, in cui, accanto al desiderio di raccontare una terra bellissima, si avverte anche tutta la voglia di definire un linguaggio già molto personale. (Piergiuseppe Lippolis)