BRYAN FERRY "Retrospective - Selected recordings 1973-2023"
(2025 )
Casanova è tornato, viva Casanova.
Iniziamo il nuovo anno, tempo di buoni propositi, con un cambiamento radicale. D'ora in poi i dischi recensiti a mia firma avranno esclusivamente un voto dall'8/10 in su, quindi non spremetevi il cervello a cercare dietrologie, inciuci o occasioni per coontrobattere. Se non li recensisco è perché mi fanno schifo, oppure non meritano la fatica di snocciolare un pensiero compiuto.
Ciò detto, iniziamo il 25 con ottimistico slancio, come una bella dose di vitamina D dopo tanti giorni di pioggia, ossia con una buona notizia, buona soprattutto per i feticisti collezionisti, ma la novità va fatta ascoltare h 24 almeno un mese di fila ai culturi della feccia rap/trap/autotune che impera oggi.
Stiamo parlando di un monumento a un monumento, l'ennesimo visto che le major si rendono conto che con la fuffa un catalogo non campa. Stiamo parlando dell'immenso dandy della canzone pop rock ossia Brian Ferry, quello di vette assolute, e temo irripetibili, ormai entrate nel DNA di chi ascolta bene anche nella cosiddetta leggera, ossia brani come "Kiss and tell", "Avalon", "Don't stop the dance" e "Slave to love", che tuttora le radio evidentemente (non solo per accontentare il pubblico dei cinquantenni) fagocitano a man bassa, e provate (sacrilegio!) ad accostarle a quel che va per la maggiore, a un Geolier o a un Salmo o ai residuati bellici di qualche talent show e capirete la differenza abissale di cura del dettaglio, stile, passione e anche un briciolo di ironia.
Ferry lo ricordiamo prima esploso con i Roxy Music e poi artefice di una invidiabile, anzi unica nel suo genere, carriera solista. Il cofanetto è da leccarsi i baffi ed è una retrospettiva, come dice il titolo, su una carriera durata mezzo secolo: “Retrospective - Selected recordings 1973-2023”, ovviamente da compulsare nella super deluxe box set edition da 5 cd e ben 81 canzoni.
Un tripudio di ritmi ballabili, una corda tesa con assoluta scioltezza e leggerezza, consapevole di essere un divo senza tempo il cui scettro è stato raccolto forse solo da George Michael, tra sperimentazione e funky, tra elettronica e cover d'autore, una collezione di brani adattissimi per fare l'amore o predisporsi ad esso comunque vi situiate sulla tavolozza dell'eros, provare per credere (ascoltate ad esempio la cover di "As time goes by").
Da non mancare, vale assolutamente la spesa se siete boomers e soprattutto se siete teneri virgulti adusi alle fetide mode del momento. Viva la musica e viva i classici. (Lorenzo Morandotti)