GIACOMO PEDICINI "Hard bolied"
(2025 )
Vorrei annoverare questo "Hard boiled" del bassista e compositore napoletano Giacomo Pedicini, fra i dischi più interessanti ascoltati nel suo genere.
Le tracce sono proposte come agglomerati sonori, espressione di flusso di coscienza e stati d'animo ascrivibili ad una sperimentazione ambient, che inevitabilmente si posiziona in una nicchia ben riconoscibile.
La produzione è avvenuta registrando in presa diretta pura (buona la prima, si direbbe) senza ulteriori interventi. Abbiamo quindi atmosfere caotiche dove si riconosce il suono del contrabbasso ma sono presenti campionamenti elettronici e timbri percussivi.
In tale contesto ho apprezzato l'opera in generale, mentre nel particolare cito la traccia 9, "Per nasconderci la testa", per la notevole sperimentazione sul contrabbasso, e la traccia 10 "L'acqua si scioglie", per il caotico ma congruo mood creato con sonorità veramente ricercate e di notevole effetto suggestivo.
Voto 7 e 1/2. (Roberto Celi)