recensioni dischi
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ERACLEA  "Toboga"
   (2025 )

Album d’esordio per gli Eraclea: è uscito ”Toboga”. Tre i singoli che hanno fatto da preludio: “Sto sempre meglio”, “Agosto” e “Non dirmi mai”. Completano l’opera altri nove pezzi.

Si sente molta musica italiana, tante contaminazioni. Definire il sestetto di Castelfranco veneto un gruppo indie può essere un po’ riduttivo. Sembra più una di quelle band punk–pop che si ascoltavano a metà degli anni ’80. Suoni semplici, poche note, arrangiamenti non ricercati.

Un disco un po’ embrionale per certi aspetti, come lo erano i primi 33 giri che facevano da presentazione ai nuovi gruppi quarant’anni fa. Qualcosa che doveva ancora maturare, e in qualche caso è successo che con il secondo disco si riusciva a cogliere la vera essenza del gruppo.

Ma i paragoni con il passato non sono mai serviti a molto, come rifarsi o meglio rifare generi musicali passati. La trama delle liriche gioca molto tra l’assurdo e la realtà. Originale il mix della quinta traccia "Mare" che vede unire diversi frammenti di testi di canzoni famose, tutti dedicati al mare.

Con “I soldi di ieri” il disco prende un po’ di slancio: brano simpatico, autotune sapientemente usato per sincronizzare il pezzo con i nostri tempi, e qualche armonia maggiore. Tornando al secondo estratto dell’album, “Agosto”, vengono fuori melodie balneari che ritornano in altre canzoni come “Mare” e “Pappagallini e banane”.

A conti fatti le idee ci sono. Tocca andarli a sentire in uno dei diversi live in giro per l’Italia segnalati sui social della band stessa: probabilmente l’impatto con il pubblico li migliora non di poco.

Il disco è prodotto da Matteo Marenduzzo e Mauro Martinuz e targato dall’etichetta Dischi Soviet Studio. (Andrea Allegra)