recensioni dischi
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NEVICA  "Distopie"
   (2024 )

Gianluca Lo Presti è uno dei nomi più autorevoli della scena indipendente italiana. Titolare dello studio di registrazione in cui sono state realizzate alcune delle più popolari produzioni dell’ultimo decennio, Lo Presti è anche attivo con il progetto Nevica, con cui ha pubblicato un nuovo lavoro, intitolato “Distopie”, proprio nell’ultimo scorcio di 2024.

Si tratta di un EP di cinque brani nato dal desiderio di sperimentare con il suo strumento principale, il basso, per esplorare sonorità poco convenzionali e farlo avvicinare idealmente a un synth.

In “Distopie” si narra di un futuro immaginario, collocato nel post-pandemia, in cui l’uomo sembra aver smarrito tutti i suoi valori positivi primordiali, come il senso di solidarietà e l’empatia. In questo scenario vagamente apocalittico, le parole sono poche in termini di quantità, ma la loro forza espressiva basta per sferzare il senso di comfort e sicurezza, presentando interrogativi sulle responsabilità dell’uomo per la sua stessa distruzione.

Musicalmente, il disco rinuncia a qualsiasi tipo di ritmica tradizionale o forma canzone, privilegiando dilatazioni di stampo ambient e post rock, ma anche increspature noise, elaborando una proposta che si staglia in zona (neo)psichedelia e che conserva sempre un’atmosfera meditativa, anche per la necessità di suggerire un momento di sospensione rispetto all’incalzare del presente.

Lo Presti aka Nevica non è mai un artista banale e “Distopie” lo ribadisce ancora: ispirato nei temi quanto nelle soluzioni musicali, la mezz’ora scarsa di questo lavoro è un viaggio tanto straniante quanto necessario. (Piergiuseppe Lippolis)