recensioni dischi
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ANTIPOPE  "Doors of the dead"
   (2024 )

Gli Antipope sono una formazione metal proveniente da una delle terre in assoluto più fertili per il genere: la Finlandia.

In pieno autunno, il quartetto è tornato col settimo lavoro in studio, intitolato “Doors of the Dead”, che rappresenta un viaggio in otto capitoli attraverso esperienze sciamaniche e psichedeliche, per raccontare i misteri e gli angoli più reconditi del cosmo, attingendo, a livello meramente testuale, anche dalla mitologia greca.

Sul piano musicale, invece, la proposta degli Antipope continua a conservare un certo grado di varietà: ci sono idee classiche e “heavy” in senso stretto, ma non mancano fraseggi più ricercati e pomposi che ammiccano al prog, né tantomeno soluzioni più care al black metal.

La grande novità è rappresentata da un sostanziale ammorbidimento del sound, più frequentemente che in passato orientato verso momenti melodici, sfumando e addolcendo le atmosfere cupe e a tratti gotiche con cui avevamo imparato a conoscerli.

Da questo punto di vista, la sensazione è che la band corra un grosso rischio nel cercare una sintesi estrema fra così tanti elementi non facili da legare fra loro: nonostante non manchino passaggi di qualità come “Brotherhood of Babylon” e “A Ritual of Snake and Dove”, nel complesso la direzione intrapresa con “Doors of the Dead” non sembra la scelta più futuribile. (Piergiuseppe Lippolis)