recensioni dischi
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NITON  "11"
   (2024 )

I Niton sono una band nata sul confine fra Italia e Svizzera e attiva da dodici anni. Formato da Zeno Gabaglio (violoncello elettrico), Luca Xelius Martegani (synth analogici) ed El Toxyque (oggettistica), il trio è da sempre impegnato nella ricerca di un approccio originale e personale alla musica elettronica.

Da poco è arrivato “11”, il quarto disco firmato Niton, pensato come celebrazione dell'anniversario di questa intensa attività di ricerca e impreziosito dalla presenza di ospiti internazionali per ciascuno dei dieci brani, oltre che dal master di Henning Schmitz dei Kraftwerk.

Il disco si schiude con “Noi”, in cui le atmosfere eteree create dall’elettronica abbracciano melodie idealmente vicine al Nord Africa, con la presenza di Meryem Aboulouafa (cantautrice marocchina) ancor più riconoscibile, e si spegne con “Les larmes vont couler”, in compagnia dello sciamano Ewondo Achille Ateba Mvondo.

Nel mezzo, “11” regala diversi passaggi brillanti che coincidono in particolare con “I Was Dying”, arricchito dal sax di John Butcher, “Everything Everywhere” insieme agli art rocker canadesi Peter Kernel, e “Huella infinita”, in compagnia del chitarrista inglese Andy Moor e proiettato verso idee drone, noise e di musica concreta.

I Niton si confermano una band creativa e ispirata: “11” è un altro tassello importante in una discografia che, fino a questo momento, non ha conosciuto passaggi a vuoto. (Piergiuseppe Lippolis)