recensioni dischi
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GINGA  "New life"
   (2024 )

Ginga è il moniker di Claudia Scapolo, artista classe 1986 nata a Luanda, in Angola. Dopo aver cominciato a suonare pianoforte in tenerissima età, Ginga ha scelto di virare verso il canto: un percorso lungo di studio e perfezionamento l’ha resa una figura autorevole sulla scena gospel del nostro Paese e non solo, come confermato dal gran numero di collaborazioni illustri.

Parallelamente a questa attività, Ginga ha ben avviato anche la sua carriera solista con “Spring Time” sette anni fa, e il seguito di quel debutto arriva quest’anno con “New Life”, un disco per il quale Felice Del Gaudio, amico, contrabbassista e produttore del lavoro, ha rappresentato una figura di grande importanza.

I brani sono sei, di cui quattro noti standard, più la titletrack, che sarebbe l’unico brano originale del lotto, firmato da Del Gaudio e già presente in versione strumentale nel suo lavoro più recente, ma anche “The Nearness of You”, già presente in “Spring Time”, ma qui riarrangiata con tinte latinoamericane.

La famosa “Summertime” (dei grandi George & Ira Gershwin) apre il disco, seguita da “In Love in Vain” (Jerome Kern, Leo Robin) e “Misty” (Erroll Garner, Johnny Burke), con “Agua de beber” di Tom Jobin e Vinicius De Moraes che coincide con una delle interpretazioni più belle del disco.

La titletrack, allo stesso modo, contribuisce a mettere in luce tutto il talento dei due protagonisti principali di un lavoro in cui la voce, comunque, con tutti i suoi movimenti sinuosi, la sua grazia e la sua eleganza, è senz’altro elemento cardine.

“New Life” conferma la straordinaria potenza di una delle migliori cantanti nel panorama jazz e gospel del nostro Paese. (Piergiuseppe Lippolis)