recensioni dischi
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STEVEN BROWN  "Lame - The cutting edge"
   (2024 )

Sperimentazione e fruibilità possono viaggiare insieme. Come in "Songs for Drella" di Reed&Cale, ecco la perfetta sintesi di rock e teatro.

Si deve al grande Steven Brown, membro fondatore dei Tuxedomoon, questo “Lame - The Cutting Edge”, storico album appena ristampato per il 30ennale, in esclusiva mondiale per Materiali Sonori.

In realtà è una chicca al quadrato, perché sono le musiche originali di Brown scritte per la coreografia "Lame" di Julie Ann Anzilotti. Il lavoro si ispira al "Prometeo Incatenato" di Robert Lowell, poeta contemporaneo americano che, pur facendo riferimento alla struttura del "Prometeo Legato" di Eschilo, vi lascia filtrare le sue preoccupazioni e inquietudini personali insieme a quelle del suo tempo.

Trent'anni fa Brown era in scena a suonare dal vivo con i danzatori, ora riascoltiamo con deferente dedizione questa riflessione tra musica e parole sul mito di Prometeo, il ribelle incatenato per antonomasia, figura quantomai attuale, che preferisce essere legato ad una roccia piuttosto che venir meno ai suoi principi.

Nello show la figura di Prometeo viene scissa in due componenti: quella maschile (interpretata da Steven Brown) e quella femminile (proposta da Julie Ann Anzilotti). Il disco restituisce in larga la parte l'emozione che doveva dare lo spettacolo dal vivo. Un arguto gioco colto che sa avvincere e non annoia, certo è per palati raffinati o almeno con un certo grado di istruzione superiore e non adatto ai fanatici della trap. Anche se a ben vedere sottoporli a una cura da cavallo con questi brani nelle orecchie per 24 ore di fila potrebbe essere salutare.

Voto 8. (Lorenzo Morandotti)