THE SAMURAI OF PROG "A quiet town"
(2024 )
Un detective, costretto dalle ambigue circostanze, avvia le indagini per risolvere lo spinoso caso dell’omicidio di una donna avvenuto nella chiesa di una tranquilla cittadina.
Su questa trama si sviluppa il tema della scena musicale del disco “A quiet town” del gruppo “The Samurai of Prog”, anche stavolta arricchito da un folto gruppo di ospiti importanti.
La scena musicale, imperniata lungo dieci brani articolati in un’avventura a tinte gialle, dipinge una tela a tonalità fosche e misteriose, in un equilibrio di contrasti sonori in costante tensione.
Le tracce sprigionano armonie ora travolgenti e aggressive, ora morbide e accattivanti, con vertiginosi assoli di chitarra ed eleganti fraseggi di tastiere le cui caratteristiche ricordano spesso la musicalità dei primi Genesis.
L’album è un perfetto equilibrio di situazioni di maestose melodie d’insieme ricche di sfumature jazz e blues, preziosi inserti di violino e flauto e trascinanti virtuosismi solisti su ritmi incalzanti, mentre i diversi timbri vocali dei vari cantanti presenti esaltano alla perfezione l’atmosfera da interrogatorio dei personaggi sospettati, esprimendo al meglio la loro tensione nel sostenere i propri alibi e sviare gli indizi di colpevolezza.
Il lavoro si conclude con il ticchettìo di una macchina da scrivere da cui si immagina che il giovane detective stia scrivendo “The report” esprimendovi la brillante conclusione delle indagini con la risoluzione del difficile caso.
Un’altra perla da aggiungere ai precedenti album. Una conferma, se ce ne fosse stato bisogno, delle qualità di questa formidabile formazione capitanata dal bassista Marco Bernard e dal factotum Marco Grieco, autore di tutte le musiche e dei testi.
Veramente bello l’artwork del cd con l’illustrazione della chiesa, teatro del crimine, inserita in un tetro e lugubre paesaggio di una cittadina della Florida. (Albesound)