recensioni dischi
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ALESSIO ZORATTO  "Canvas melodies"
   (2024 )

L'ascolto di questo "Canvas Melodies" mi è risultato molto coinvolgente ed immersivo, un disco di vero jazz moderno e contemporaneo contenente dieci brani originali composti dal leader Alessio Zoratto, contrabbassista con al suo attivo una serie ragguardevole di collaborazioni internazionali e qui al suo esordio discografico...!

In due tracce è presente come ospite il sax soprano di Javier Girotto. Il quartetto base comprende artisti europei di varie formazioni musicali con batteria, chitarra e vibrafono...(!). Ovviamente non poteva passarmi inosservato il nome di Giovanni Perin, vibrafonista veneto di chiara fama, esponente di quella interpretazione melodica delle tre ottave che ha studiato fra l'altro con il Maestro Andrea Dulbecco in Italia e con David Friedman a Berlino.

Apprezzo molto in questo lavoro l'inserimento assai azzeccato delle sonorità del vibrafono che, in particolare, nel brano "Creative dance" (secondo in scaletta) espone un dialogo molto dinamico ed interessante con la chitarra, sostenuto da ritmiche raffinate e un contrabbasso che emerge in solo nei punti topici. Il combo è molto affiatato e propone un mood innovativo con notevoli soluzioni armoniche e melodiche, dialoghi fra strumenti ed una tecnica impeccabile.

Altra traccia molto rappresentativa, che definirei una vera chicca, è "Basquiat", ottavo in scaletta, che oltre ad evocare il pittore newyorkese dalla vita travagliata, pupillo di Andy Warhol ed esponente di quell'arte contemporanea di altissimo livello (assieme a Keith Haring), ci fa comprendere come Alessio Zoratto in realtà si sia ispirato nella composizione di queste musiche ad altrettante opere d'arte pittoriche del novecento che maggiormente lo hanno impressionato... (è proprio il caso di usare questo termine...!).

Ogni brano ha quindi una sua precisa fonte figurativa, spaziando dalle atmosfere serie e solenni di "For Guernica" (terzo in scaletta) a quelle vivaci ed imprevedibili di "Dada", che chiude il disco lasciando a mio parere una sensazione complessivamente intensa e positiva.

Ottimo disco. Voto 8. (Roberto Celi)