recensioni dischi
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THE LOOM  "Chorale"
   (2024 )

Da un’idea del bassista Giacomo Papetti, ecco il nuovo progetto The Loom, un quartetto che raduna alcuni dei più originali e attivi musicisti italiani nel campo dell’improvvisazione: Achille Succi al clarinetto basso, Flavio Sigurtà alla tromba e al flicorno, Nelide Bandello alla batteria.

“Chorale”, il primo lavoro firmato The Loom e pubblicato pochi mesi fa, muove dall’idea di legare armonie e ritmi contemporanei, pur traendo ispirazione dalla musica polifonica pre-tonale, antica e rinascimentale. Anche per questo, incasellare il disco all’interno di un genere è complicato: le pulsioni oscillano dal jazz alla musica antica, passando per traiettorie folk, ma la vocazione “free” è quella più riconoscibile.

Nella produzione di “Chorale” non sono coinvolti strumenti polifonici, aspetto che gioca a vantaggio di un approccio “vocale”, in cui diverse linee si sviluppano in maniera indipendente, intersecandosi e sovrapponendosi senza che siano previste forme di giustapposizione o schemi compositivi definiti e riconoscibili.

Il principale punto di forza di The Loom, “il telaio” in inglese, concetto che appare quasi una metafora dell’approccio stilistico, risiede nella capacità di essere altro da quattro solisti, quanto parte di una trama complessiva in cui l’improvvisazione, stella polare di “Chorale”, risulta sempre ragionata e mai sconfina nel virtuosismo fine a sé stesso.

Anche in questo c’è l’idea del telaio e della coralità: il disegno, pur celando i suoi processi, alla fine si compie grazie a un intricato gioco di interazioni e contrappunti. (Piergiuseppe Lippolis)