recensioni dischi
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LA DEMESURE DU PAS  "Migratory music - Nomadic recordings"
   (2024 )

La Démesure Du Pas è il progetto di Matthieu Prual, sassofonista e direttore artistico francese dal forte gusto sperimentale.

Dopo l’esperienza della creazione di un vero e proprio concerto “in cammino” nel 2021, Prual e i cinque musicisti che lo accompagnano si sono dedicati a una lunga serie di registrazioni all’aperto, realizzate nella primavera del 2023.

Tra pezzi solisti, in duo e in quartetto, il disco manifesta una forte vocazione sperimentale, cercando di catturare gli strumenti nel loro movimento. Al centro della narrazione di “Migratory Music - Nomadic Recordings” c’è proprio l’interazione tra uomo, musica e ambiente, con il ritmo dei passi, del respiro e gli scenari del mondo della natura a costituire un autentico viaggio esperienziale e sonoro, rinsaldando queste connessioni con idee prettamente sperimentali.

Anche per questo, il titolo “Migratory Music - Nomadic Recordings” è in grado di incarnare perfettamente il senso di una presenza nei luoghi, anche grazie a un certosino lavoro di produzione condotto da Christophe Havard.

I brani sono stati registrati fra basi sottomarine (“VIP”), nei pressi dell’Atlantico (“Sainte Marguerite”), in paesaggi bucolici (“Mespras, Ritorunelle Dorémi”, “Double Flute”) o in movimento (“Marche dans l’épaisseur”, “Somewhere”, “After”, “Marche démesurante”, “Marche Fictive”), dimostrando un’urgenza rara e autentica.

Matthieu Prual ci invita nella sua personalissima avanguardia, quella in cui il concetto di suono in movimento viene ridefinito e in cui la musica diventa, fra le altre cose, il mezzo con cui viaggiare. (Piergiuseppe Lippolis)