recensioni dischi
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MUSTANG N.5  "Porco mondo"
   (2024 )

Abbiamo dovuto attendere ben 6 anni per tornare a gustare il sound del quintetto messinese dei Mustang n.5, capitanati dal cantante Puccio Basile.

Infatti, correva l’anno 2018 quando il combo rilasciò i sette pezzi dell’e.p. “O va bene o va male” e, da allora, ne è passata di acqua sotto i ponti per poter evolvere in meglio la loro matrice stilistica.

Infatti, con l’arrivo del debut-album “Porco mondo”, si denota oggi un affinamento di scrittura che fa guadagnare al combo siciliano più credibilità rispetto al passato, e gli 11 pezzi in essere ne comprovano il miglioramento globale, con un sound che viaggia sulle rotaie di Negrita e Litfiba e sprazzi cantautorali, benché sia palese l’ intento di tentare di distaccarsi un po’ dalla massa.

Il singolo “Tira fuori i sogni” funge da apripista all’album, con un racconto moderato ma pur guarnito della giusta grinta, per poi spostare la linea musicale verso lo slow-funk dell’interessante “Bingo bingo Santiago”. Le chitarre escono maggiorente allo scoperto con le ferventi “Maledettamente in me”, “Non mi sono perso niente” e “SadMan”, mentre la titletrack sfoggia un sincopato fusion non proprio dozzinale ma, bensì, con una bella identità.

Poi, si volteggia nelle distese cantautorali di “Rumore” e “D’ora in poi”, ma questi ragazzi non disdegnano di rialzare i toni con le robuste “Solo ma vivo” e “Sopra un pezzo dei Queen”, cariche di verve rocciosa ed impetuosamente “catchy”.

Tentando (come si diceva prima) di ritagliarsi qualcosa di personale, rispetto alle proposte hard e rock dell’underground, i Mustang n.5 rendono, comunque, onore ad un genere difficilmente rivoluzionabile in toto, ma si dimostrano pur sempre potenzialmente capaci di apportare quell’equilibrata ventata di freschezza che delizia l’ascolto in sé, per evadere dalla marea di problemi e complicanze che ci propina questo… porco mondo. (Max Casali)