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LUCA PERCIBALLI  "Sacred habits"
   (2024 )

“Sacred Habits” è il nuovo album del musicista e compositore modenese Luca Perciballi, già protagonista in “Didone” di Alessandro Bosetti, sempre alla corte dell’etichetta Kohlhaas.

Per questo lavoro, Perciballi ha suonato la chitarra, curato l’elettronica e utilizzato percussioni con i piedi, dando luogo ad un viaggio affascinante, in cui gli strumenti sembrano realmente prendere voce.

In termini meramente musicali, il disco va considerato l’approdo di un percorso decennale di ricerca ed esplorazione delle potenzialità della chitarra come autentica generatrice di materia sonora, e può essere etichettato come noise, ma la realtà è ben più complessa e stratificata.

In “Sacred Habits”, infatti, coesistono melodie arcaiche e poliritmi, suoni acustici e amplificazioni elettroniche, percussioni cupe e aperture di stampo quasi avant-jazz, che flirtano con atmosfere arabeggianti.

In tutto questo, però, non c’è margine per alcun tipo di soluzione di continuità: il disco va inteso come un continuum ininterrotto, in cui si riconoscono anche tracce evidenti di una mai sopita anima da improvvisatore, oltre che di compositore.

I brani, undici, sono numerati e si esauriscono in poco meno di tre quarti d’ora di musica. Alla fine, Luca Perciballi riesce a mantenere pienamente coinvolto chi ascolta, pur in un percorso di sicuro molto personale e segnato anche da passaggi ostici, ma in cui ogni cambio di traiettoria riesce ad alimentare un genuino senso di stupore per gli esiti della stessa ricerca. (Piergiuseppe Lippolis)