recensioni dischi
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ONE REPUBLIC  "Artificial paradise"
   (2024 )

Gli One Republic sono uno di quei gruppi che per i programmatori musicali radiofonici sono una garanzia, nel 99% dei casi i loro singoli finiscono nelle playlist e al 95% sono dei successi, o almeno suonano bene e non sfigurano.

Sono insomma una garanzia. E tale va considerato questo album, una garanzia di passare un’oretta divertendosi, sgranocchiando pop corn e sorridendo, come al cinema di fronte a una buona commedia, che ne so, ''Due single a nozze'', ''Come ti ammazzo il capo'' e via compagnia cantante (...si può dire compagnia cantante in una recensione? Vabbè, l’ho scritto quindi…)

I nostri eroi arrivano direttamente da Colorado Springs, si sono formati nel 2002 e questo è il loro 6° album in studio, nel corso degli anni hanno collaborato con moltissimi artisti, da Peter Gabriel a Timbaland lavorando anche con il duo di produttori francesi Cassius, ed hanno anche lavorato a diverse colonne sonore, la più riuscita quella per il seguito di ''Top Gun'', che trovate all’interno di questo nuovo album.

Ryan Tedder, voce e leader della band, inoltre ha scritto per Adele, Taylor Swift e molti altri. Gli altri componenti della band sono Zach Filkins (chitarra, viola), Drew Brown (chitarra ritmica, pianoforte e percussioni), Brent Kutzle (basso, violoncello, tastiere, chitarra ritmica), Eddie Fisher (batteria) e Brian Willett (tastiere e violino).

''Artificial Paradise'' quindi è un disco pieno di hit e successi, che probabilmente avrete già sentito o che, ascoltando, vi provocheranno un certo deja vu, ma che come detto, vi faranno divertire. Il mio consiglio è quello di ascoltarlo facendo qualcosa di impegnativo e noioso, che non vi piace fare, e di lasciarvi trasportare nel paradiso artificiale di questa band forse un filo plastificata, ma di sicuro successo. (Marco Camozzi)