recensioni dischi
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ISOMETRY  "Break the loop"
   (2024 )

Gli Isometry sono una band progressive metal di recente formazione. Nati a Torino da un’idea di Andrea Perdichizzi (voce), Lorenzo Carrano (chitarra), Alberto Ferreri (batteria) e Luca Capurso (basso), ispirati dai suoni distintivi dei Dream Theater, dei Symphony X e dei Periperhy, sono giunti al debutto discografico l’anno scorso con “Break the Loop”.

Alla base del disco c'è un concept che narra di un futuro imprecisato, indubbiamente distopico, nel quale il protagonista lavora strenuamente per affrancarsi da una situazione in cui l’iperconnessione si è fatta talmente pervasiva da “programmare” la mente umana.

Ecco, allora, dieci episodi di una storia dalla forte connotazione cinematografica sin dalle prime battute (“I”) e dalle soluzioni piuttosto articolate già a partire da “Shards of Mind”. Complesse sì, ma senza eccesso di virtuosismi, e molto spesso con ritornelli figli anche di una ricerca melodica che, comunque, non snatura mai un contesto che attinge anche da soluzioni e da una strumentazione più classica e che riesce a spingersi sino ai confini della fusion (“Beyond This World”).

C’è anche una certa dose di varietà, con i dovuti rallentamenti (“Mesmerized”) e alcune sfuriate a ritmi a tratti più sostenuti (“Choice Is Yours”), sempre conservando equilibrio, anche in un finale spiazzante che vira lentamente verso idee danzerecce.

Agli Isometry non mancano personalità, idee e coraggio: è un debutto già positivo, ma i margini di crescita sembrano davvero importanti. (Piergiuseppe Lippolis)