recensioni dischi
   torna all'elenco


ANA DALL'ARA-MAJEK  "Radiolaria"
   (2024 )

Radiolaria, uscito per empreintes DIGITALes, è un ciclo di lavori elettroacustici creati utilizzando il celebre Buchla 200, iconico sintetizzatore modulare diffuso soprattutto negli Anni Settanta. Tutti improvvisati e caratterizzati da una partecipazione particolarmente viva ed energica da parte della sua autrice Ana Dall’Ara-Majek, questi autorevoli bozzetti sono acquarelli graziosi e variegati ispirati alla vita acquatica, in particolare al plancton.

In Radiolaria la visione del mondo di Ana Dall’Ara-Majek emerge in tutta la sua vivacità, tra meraviglia e sogno, tra speranze e concretezza. Lo scopo di Dall’Ara-Majek in questo suo nuovo progetto era quello di creare dei “sound colours”, dei colori sonori, che rappresentassero le varie specie di plancton esistenti sul nostro pianeta. Questo tentativo di dare ordine e diversità a un universo larghissimo e molto diversificato al suo interno è gestito e costruito in maniera ingegnosa e magistrale grazie all’utilizzo del Buchla 200 e al modo in cui la compositrice lo usa, piegandolo alla sua poetica sonora e lasciandolo occupare gli spazi intorno a sé finché non li ha resi una creazione tanto propria quanto dell’artista. Lo strumento, insomma, diventa una proiezione della compositrice e della sua visione del mondo.

Le otto tessere del puzzle che è Radiolaria sono affascinanti e ipnotiche, levigate al punto giusto da risultare improvvisazioni meditate e al tempo stesso spontanee e tentacolari, in grado di muoversi liberamente e di esistere sia come frammenti sia come indizi di un quadro più ampio e concettuale che è l’intero disco. Dalle magmatiche pulsazioni di “Parasiti Fluxique” ai tre episodi, vivaci e misteriosi, di “Improvisus B200”, dalle vibrazioni preistoriche del pezzo che apre il disco, “Mare Buchlae”, alla conclusione espressiva e pregevolmente precaria di “Ostinato Micromacro”, peraltro tutti titoli che rimandano al latino e che si inseriscono in una visione che sa unire tradizione e avanguardia, Radiolaria centra in pieno gli obiettivi della sua creatrice.

Nella sua audace e intrigante impalcatura, Radiolaria è un ciclo di composizioni che pretende dall’ascoltatore concentrazione e impegno ma che, una volta che questi le vengono concessi, ripaga pienamente le aspettative e le richieste. È un progetto ambizioso, stratificato e totalizzante, che ti catapulta in uno spazio di intenzioni e di passioni che sin da subito ti conquista e ti avvince, coerente e geometrico quasi come una sinfonia. (Samuele Conficoni)