ANA LUA CAIANO "Vou ficar neste quadrado"
(2024 )
Se volete un esempio dell'equivalente di un massaggio olistico musicale, ascoltate il nuovo album della lusitana Ana Lua Caiano, promettente giovane musicista che mescola le tradizioni musicali portoghesi all’elettronica, e dietro l'angolo aleggiano mostri sacri, inarrivabili, come Bjork e Laurie Anderson.
Mai noioso, divertente, l'album "Vou Ficar Neste Quadrado" (uscito per Glitterbeat Records) è un'altra intelligente prova di quanto sia necessario fondere stilemi e origini per creare qualcosa di buono.
In Portogallo brilla ancora la stella di Dulce Pontes (chi non ha mai ascoltato "Ondeia" su disco o dal vivo ha perso una chance per dire che la vita è bella), mentre si è purtroppo un po' persa la memoria non di Teresa Salgueiro, attualmente in tour, ma dei Madredeus. Ambedue, la Pontes e i Madredeus, li ho visti dal vivo e nel primo caso con il maestro Ennio Morricone.
Qui la tessitura sonora tipicamente lusitana, con i suoi colori e le sue luci, le sue accensioni e le sue malinconie, si sposa con ritmi urbani e mescidanze moderne, il tutto all'insegna di un cocktail mai indigesto o ossessivo o ottundente perché ben equilibrato. Suoni che vengono dagli spazi aperti come dall'underground della ideale scena portoghese, che fanno buon uso dell'elettronica senza diventare molesti.
Un bouquet di fiori profumati e sgargianti che chiede di essere coltivato, non in serra ma all'aria aperta. Voto 7. (Lorenzo Morandotti)