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ESTRA  "Gli anni venti"
   (2024 )

Hanno fatto bene a tornare, per parecchi motivi.

Primo fra tutti hanno ancora molto da dire, anche musicalmente. L’autorevolezza conquistata sul palco li ha resi indubbiamente credibili. L’approccio con l’ascolto di questo nuovo ‘Gli Anni Venti’ rivela suoni ancora più duri rispetto a quanto si sentiva in Italia, per esempio, un ventennio fa.

Inoltre raccontare l’urgenza, esprimere disagi anche interiori, si può fare solo in alcuni modi. Suonare rock’n’roll è tra questi. Giulio Estremo Casale ha dimostrato su più fronti quali sono i temi a lui più cari, su tutti i contenuti del teatro canzone di Gaber/Luporini, diventato una passione. Ma con una band come questa, che è la sua vecchia band, riesce a ritrovare quel potere, quella forza di prendere per il bavero chi lo ascolta gridando ‘Sveglia!’ nelle orecchie.

È giusto considerare la questione anagrafica, essendo questi musicisti indubbiamente più maturi. Ma è una maturità che permette finalmente di passare al setaccio aspetti della nostra quotidianità che si avverte in trasformazione, anche in quello che in molti si vorrebbe dire... Ma a volte si diventa paradossalmente più credibili risvegliando l’irruenza, l’immediatezza, la durezza alle quali in gioventù si dava confidenza, accantonate dalle scelte personali da qualche parte nell’anima, ma mai del tutto assopite.

Un titolo quasi inquietante, per rimandi e paragoni tra l’attuale periodo storico e quello degli anni venti del secolo scorso. “...Erano gli anni venti... Eialla, eiallalà”, canta Estremo nella canzone che titola l’album. Era pertanto probabile qualcosa di rumoroso, disturbante, parole trasformate in proiettili. Ma ciò che fin da subito sorprende ed attrae è il suono delle chitarre elettriche urlanti di Abe Salvadori, inducendo a pensare a qualcosa di più di una conferma.

Mi sono sempre lasciato andare ai suoni grezzi e distorti delle sei corde, specialmente in contesto lirico importante. Mi è successo con gli One Dimensional Man, Il Teatro Degli Orrori e di recente con Pierpaolo Capovilla E I Cattivi Maestri. Non avrei mai pensato che un possibile ritorno degli Estra fosse così... fieramente schierato. O forse sì.

‘Gli Anni venti’ è schietto e la denuncia ne impregna i testi, attualissimi. Se un quarto di secolo fa alcuni compromessi con qualche blasonata etichetta potevano essere comprensibili, visto anche il momento storico favorevole per il rock italiano, oggi su quel versante è sparita ogni velleità, per far posto ad un suono in più di chitarra, ad una frase più articolata. Mi piace pensare ad un “basta!” rivolto al politically correct finalmente anche nel rock, perché “...il nero sta con tutto, il nero intacca tutto, il nero...”.

Poi c’è la musica, un’impronta assolutamente distinguibile, perché la band è da sempre la stessa, con in più un’aggiunta di rabbia anche nell’estetica. Gli Estra non han avuto bisogno di “attualizzare” un loro vecchio album, che per molti fan avrebbe comunque significato molto. È stato meglio costruire qualcosa di nuovo perché il tutto potesse dare anche un pizzico di speranza per il futuro. Maggiormente avvertibile per chi è disposto ad aprire occhi e orecchie, essendo canzoni che faranno bene solo a chi le saprà ascoltare. E qui un plauso particolare va a Marco Olivotto, che con le sue competenze e passioni si è dimostrato una giusta interfaccia generazionale.

Qualche parola la voglio spendere per gli ospiti che hanno impreziosito l’opera degli Estra. Nel primo brano compare la moglie del signor Jones, quel signor Jones che molti ricorderanno protagonista dell’omonima canzone, inclusa nell’album ‘Nordest Cowboys’ (1999). Ebbene, la voce della signora Jones è di Marco Paolini, il quale, accompagnato dall’Orchestra Regionale Filarmonia Veneta, ce la fa immaginare ormai anziana, sola e preoccupata di quello che vede attorno al suo mondo. Infine ‘La Notte Poi’, brano che chiude il disco con l’inconfondibile voce di Pierpaolo Capovilla, alle prese con un monologo che commenta la bizzarra fine della... signora Jones. Grandi! (Mauro Furlan)