recensioni dischi
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MARCO CESARINI & UQBAR ORCHESTRA!  "Transumanza vol. II Vulnus"
   (2024 )

“Transumanza vol. II Vulnus” è il nuovo lavoro di Marco Cesarini, polistrumentista e compositore pesarese, in compagnia della Uqbar Orchestra!, prosieguo naturale di quel “Transumanza” pubblicato nel 2021 e figlio di un ensemble meno folto.

Il disco comprende otto brani e si esaurisce in cinquanta minuti, mostrando un forte afflato jazz nonostante la formazione del suo protagonista principale non sia jazz in senso stretto.

“Transumanza vol. II Vulnus” è anche figlio di una rinnovata passione per la musica indiana e mediorientale e, in particolare, per tutte le manifestazioni sonore in cui gli elementi tribali e rituali assumono un ruolo centrale.

Dalle evoluzioni circolari di “Assenti come bestie”, già “Kubla Khan”, con le sue percussioni ostinate, suggerisce esattamente queste sensazioni, mentre “L’ombra del mondo” è un brano nel quale si scorgono anche tracce di un’intelaiatura che sintetizza progressive e jazz.

Si scioglie e s’increspa “Fremente, in continuo tumulto & Los bandoleros”, mentre “Solitaire” manifesta un’anima più mielosa. Con “Unico verso” si torna a viaggiare verso l’Asia, ma in coda arrivano altre due piccole gemme: “Vulnus” e “Arancione tenue, dell’alto celeste”, che suggellano al meglio un’esperienza completa ed estremamente gradevole.

Marco Cesarini e la Uqbar Orchestra! proseguono ottimamente il percorso già avviato, confermando la qualità e l’ispirazione di un progetto che, per fortuna, è ancora lontano dalla sua fine. (Piergiuseppe Lippolis)