TANCARUJA "Isettande"
(2001 )
Stanno arrivando dalla Sardegna cose di altissima qualità. Sull'isola si muovono decine di gruppi estremamente interessanti, innamorati e orgogliosi della loro terra e delle loro tradizioni, ma certo non fermi alla semplice riproposizione di un folklore da catolina fine a sè stesso. Alcuni di questi gruppi riescono anche a mettere il naso fuori, altri li aspettiamo con ansia, come le straordinarie Balentes, gli Andira, gli Elora. Tra quelli che si stanno facendo notare al di qua del Tirreno (e grazie all'acume e alla solerzia di etichette come la CNI) ci sono i Tancaruja, autori di un ottimo lavoro un anno fa e oggi di nuovo sul mercato con una formazione totalmente rinnovata a fianco del deus ex machina del progetto, Pino Martini. Completamente acustico, questo disco si muove con grande leggerezza e sapienza in territori sonori che sfiorano paesi, stili e atmosfere di tutto il Mediterraneo, spingendosi fino al Portogallo e al Senegal. Su tutto si muovono le splendide voci femminli (Valeria Martini degli Elora e Elena Nulchis delle Balentes, guarda un po'!) in un continuo ricamo polifonico. Bisognerà lavorare parecchio di comunicazione perché questa venga considerata "musica" e non riduttivamente "musica sarda", ma quando succederà, grandi gruppi come i Tancaruja godranno della popolarità che meritano ampiamente. (www.luciomazzi.com)