recensioni dischi
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TEVALIK  "Schattenläufer"
   (2024 )

I Tevalik sono una band proveniente dalla Renania, in Germania, formata da Thorsten Schumacher e Michèle Pesch. A fine febbraio, il duo è tornato con “Schattenläufer”, secondo lavoro in studio che prosegue l’esplorazione di una interessante e originale formula che viene definita electro-dark e che attinge da diversi immaginari e diverse decadi musicali.

La proposta artistica dei Tevalik deriva dalla commistione di schemi retrò e una forte componente New German Hardness, un sound che affonda le sue radici nel rock e nel metal, ma è infarcito di groove danzerecci ed elementi techno. Il pulsare di “Schattenläufer” va prevalentemente in questa direzione, con le tipiche atmosfere di un club in piena notte, ma senza ricorrere sempre a BPM troppo alti.

I brani sono in totale dodici e si esauriscono in quasi cinquanta minuti, con l’introduzione affidata alle spigolosità industriali di “Arsinath” e la chiosa affidata alle sottili rarefazioni sintetiche di “Schlussschatten”. Nel mezzo, gli episodi interessanti sono tanti: “Netzhass” e “Pure Soul” mantengono saldi i legami col passato, mentre “Dance of Gods” si avventura in labirintiche trame tech-house, con un pulsare martellante e oscuro.

Lo stesso grado di inquietudine avvolge la titletrack, meno danzereccia nel suo incedere, mentre il singolo “Tanzarroganz” rappresenta uno dei passaggi più acidi del disco. I Tevalik appaiono cresciuti rispetto agli inizi: la loro proposta artistica è oggi più riconoscibile e solida e può diventare un riferimento all’interno del frastagliato mondo Neue Deutsche Härte. (Piergiuseppe Lippolis)