NO ONE NO MORE "No One No More"
(2024 )
Sax, chitarra elettrica, contrabbasso, batteria. Il quartetto dei No One No More, formatosi nel 2019, esordisce a giugno 2023 con l'omonimo album, mostrando il frutto delle prove. È un jazz che non guarda indietro. C'è un approccio al ritmo simile a quello del funk, ma non è esattamente funky. Spesso i temi sono suonati all'unisono da sax e chitarra, e il contrabbasso si muove spesso in battere, evitando il walking.
In “Account for this” sentiamo questa influenza simil funky, ma ci sono battute dal tempo dispari, mentre “Calco” è tripartita: inizia lenta e malinconica, con modulazioni raffinate, poi a sorpresa diventa un veloce swing, per poi tornare lenta e malinconica. Il jazz prosegue in questa situazione carica di groove diverso dal solito, con “Il confine” e “Petrochemical biscuit”, per poi tornare allo swing più classico in “D'arroganza”, dove il contrabbasso stavolta si cimenta in un assolo. La chitarra cerca armonie non scontate, passando per i diminuiti.
Intrigante “Singularity” con i suoi cromatismi al contrabbasso, sul quale il sax parte in un assolo superbo, nel silenzio provvisorio degli altri due musicisti. Contrabbasso protagonista anche nel caratterizzare “Repetita iuvant”, con un riff che prende spunto da una scala insolita, e gli altri lo seguono, in un ritmo rock sincopato; anche questo poi si trasforma in swing, per poi tornare a questo rock sincopato, con la stessa struttura tripartita di “Calco”. “Magic fall” chiude l'album con uno swing scatenato, dove l'incertezza armonica mantiene alta la curiosità di chi ascolta.
Una sorta di jazz mutaforma, questo dei No One No More, che senza perlustrare zone eccessive e hardcore, riesce ad incuriosire e coinvolgere. (Gilberto Ongaro)