BIG BAND DEL PENTAGRAMMA "G.G. Swing"
(2024 )
Big Band del Pentagramma è il nome del supergruppo fondato dal direttore e arrangiatore Vito Andrea Morra, docente di composizione jazz al conservatorio Niccolò Piccinni di Bari, mentre l’organico è composto da un folto nucleo di oltre venti membri, tutti nell’orbita di una struttura d’eccellenza pugliese come l’Accademia di Musica “Il Pentagramma”.
Il progetto musicale si è tradotto in un lavoro in studio che comprende cinque rivisitazioni e cinque composizioni originali, si intitola “G.G. Swing” e deriva da un’esperienza originale e autentica, in una formazione che include quattro trombe, quattro tromboni, un vibrafono, e ancora chitarra, pianoforte, flauto, cinque sax tra contralto, tenore e baritono, contrabbasso, batteria, la voce di Serena Grittani e il basso elettrico in tre dei dieci brani.
Si parte con “Mr. P.C.” e il suo swing agile, un brano che John Coltrane dedicò a Paul Chambers, e si prosegue con il classico “(I’m) Confessin’ (that I Love You)”, prima di “The Flinstons Theme”, la celebre sigla del cartone composta nel lontano 1961.
Le ultime due rivisitazioni sono “Body and Soul”, resa celebre da Paul Whiteman dopo la registrazione a opera di Louis Armstrong e la composizione a opera di Heyman, Sour, Eyton e Green per Gertrude Lawrence, e “‘Round Midnight”, considerato uno dei più importanti standard jazz (composto da Thelonious Monk).
Convincono pienamente anche le composizioni originali, grazie anche al prezioso lavoro di Vito Andrea Morra a dirigere e incanalare sulla strada migliore possibile tutto il talento dei protagonisti, con l’epicentro emotivo che coincide con “L’ora blu (dedicato a Sofia)”, una bambina scomparsa prematuramente.
Con una lunga serie di belle intuizioni in termini tecnici e compositivi, visibili nel sapiente intreccio di parentesi solistiche e arrangiamenti di grande qualità, “G.G. Swing” si rivela un’opera completa, offre un’esperienza appagante e può raggiungere anche un pubblico non necessariamente avvezzo a questo tipo di sonorità. (Piergiuseppe Lippolis)
