GLI ANIMALI NOTTURNI "Vortici"
(2024 )
Arriva a distanza di cinque anni da “Vivere d’Istanti” (edizioni Automatic Records) il nuovo disco degli Animali Notturni, la rock band bresciana composta da Matthew Zak (voce e chitarra), Simone Simbeni “Jimbo” (chitarra), Andrea Della Valle (batteria), Nicola Mansueto (chitarra), Giovanni Boscaini (basso).
Mixato da Gabriele Simoni, questo è un disco che parla di rock vero, quello che si manifesta a tutto volume su un palco, un disco dove ogni componente del gruppo riesce ad esprimere il proprio stato d’animo fatto dai gusti personali e dalle esperienze maturate. Chitarre roboanti, basso melodico, batteria profonda e voce graffiata danno origine a diverse atmosfere attingendo dal rock, pop e new wave.
La scelta del titolo non è casuale: ''Vortici'', utilizzato al plurale, accompagna l’ascoltatore in un turbinio di canzoni che raccontano diverse storie che spaziano tra dubbi, delusioni, socialità e amore, con l’intento di trovare nella musica una via d’uscita. I sentimenti la fanno da padrone e in questo, lasciatemelo dire, riesce in maniera egregia Zak, il paroliere di tutti i testi del disco.
Prendiamo come esempio “New Mexico”, un brano che lui stesso racconta di aver scritto nel periodo del covid, e messo in piedi dalla band in streaming durante il lockdown. Sembra passato un secolo ma la musica si faceva così, chiusi in casa davanti ad un monitor di computer. Ed ecco che escono fuori parole come “adesso rimane il deserto, mi sembra il New Mexico e mi hai lasciato il vuoto della fine di una serie tv”.
Più aggressiva l’apertura del disco con “Bianco e Nero”, il brano che lascia spazio a un’energia esplosiva condita da un ritornello accattivante. Rimane in testa il ritmo incalzante di “Con te”, un inno alla rinascita e alla voglia di credere sempre a ciò che dice il cuore: “che cosa vuoi che sia la mia malinconia, è il giorno, è la notte, è il bello di ogni momento”.
Interessanti e che arrivano subito all’orecchio sono i brani “Anni 80” (una ballad con i muscoli) e “Serie A”, ripresa nel suo testo come una sorta di tagliente metafora giovanile quotidiana: “Io sono in fuorigioco da tutta la vita ma non mi arrendo mai se non è finita”. Nell’ascolto di tutto il disco è bene porre attenzione ai testi delle canzoni, dove ognuna propone citazioni che portano a riflettere sulla realtà di tutti i giorni.
Nel complesso “Vortici” è un bel disco e lo si ascolta volentieri. Se in giro vi capita di vedere che questi ragazzi suonano dal vivo, non perdetevi il loro concerto perché è una carica di energia a tutto rock. E allora bravi Zak, Gio, Jimbo, Nik e Andre. Questo il motto lo spirito della band: "Vivi di notte, osserva di Giorno". (Pier Ghiglione)