recensioni dischi
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WALNUT TREE  "Lie"
   (2024 )

“Lie” è l’opera prima dei Walnut Tree, band italiana nata nel 2019. La loro proposta musicale muove da basi alternative metal per accogliere influenze dal neopaganesimo moderno, con ritmiche piuttosto serrate, riff graffianti, una certa componente goth e un interessante connubio fra la voce femminile di Sara Maiorano e quella maschile di Michele Meoli.

Il disco comprende sette brani ed è stato anticipato da “Blackout” e “Crucify My Wings”: il primo, stipato in chiusura, rappresenta un momento di grande intensità grazie alla forte carica espressiva del cantato, mentre un metal ragionato e rarefatto s’increspa e s’incupisce col passare dei secondi, il secondo mostra un’attitudine un po’ più radiofonica, ma che non snatura il contesto.

“Lie” è un disco che attinge molto dall’immaginario goth e da atmosfere quasi sinfoniche, ma anche da sporadiche aggressioni di stampo nu metal, evocando almeno in parte un genere che non conosce la popolarità di qualche anno fa.

Nel complesso, comunque, i Walnut Tree sembrano inseguire un’interpretazione autorevole e tecnicamente elegante di un suono che rappresenta il naturale punto di contatto fra rock e metal. Nel contesto, il principale acuto del disco è rappresentato da “Feel It in My Veins”, impreziosito da una prestazione notevole di Sara Maiorano.

Con “Lie”, i Walnut Tree dimostrano ottima tecnica e idee chiare. Qualche azzardo in più in fase di composizione può accelerare l’ascesa sulla scena rock e metal nostrana. (Piergiuseppe Lippolis)