recensioni dischi
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MARCO MENCHISE  "Cicadas"
   (2024 )

Molto interessante questo "Cicadas", lavoro d'esordio del chitarrista e compositore pugliese Marco Menchise.

In effetti le otto tracce originali sono espresse da un ensemble di una decina di musicisti, con prevalenza di strumenti a fiato, capitanati dal nostro artista che assume il ruolo di leader a 360 gradi essendo autore delle musiche, orchestratore e musicista presente in alcuni brani con un sound di chitarra discreto e ficcante. Un ruolo alla Goran Bregovic, mi verrebbe da dire per similitudine fatte le debite proporzioni.

L'attitudine musicale è quella di tracciare orizzonti sonori solari attingendo dalla musica pugliese, mediterranea ed afroamericana mantenendo un mood jazzistico moderno. Ciò è possibile grazie ad una visione compositiva innovativa ed ampia ed alla maestria di strumentisti di prim'ordine che collaborano al progetto.

L'ascolto del disco mi porta ad evidenziare, su tutti gli altri, quattro titoli in particolare: la spagnoleggiante "He did it", con sostenuti fiati in risalto, la prismatica "Maina", con ritmiche tese in un contesto jazz fusion che può sorprendere al primo giro ma che con un rutilante interplay di fiati (sax, tromba e trombone) ci porta rapidamente in un ambito quasi cinematografico per poi lasciarci sul finale tronco...

"Volta" è invece una pluralità di melodie, con fiati arabeggianti sostenuti da ritmiche ricercate e con la presenza di un piano dal suono mai invasivo. L'ultimo brano che cito è "Coco", caratterizzato dalla importante voce della cantante e coautrice Angela Esmeralda.

Non sempre la tensione innovativa si mantiene costante, infatti a volte qua e là percepisco qualche attrito armonico e qualche assolo/virtuosismo di troppo, come se si dovesse passare un rodaggio collettivo. Voto 7. (Roberto Celi)