CHIARA RAGGI & GIOVANNA FAMULARI "In punta di corde"
(2023 )
Undici brani eseguiti live con voce, chitarra e violoncello da un duo femminile che si propone di mettere in evidenza canzoni di cantautrici che hanno occupato ed occupano importanti ruoli nella musica leggera italiana.
Questo lavoro è stato registrato durante un programma radiofonico della Radio Televisione Svizzera Italiana, di cui Chiara Raggi è conduttrice ed autrice, con la partecipazione di Giovanna Famulari al violoncello. Le due artiste hanno unito le loro abilità strumentali e canore "In punta di corde", appunto.
L'aspetto musicale contenuto nel disco è tuttavia un encomiabile compendio, funzionale alla narrazione ed alla storia di ciascuna delle cantautrici considerate (da Carmen Consoli a Rettore piuttosto che Giuni Russo, Alice o Madame, per citarne alcune...).
La caratura artistica di Giovanna Famulari è di alto livello e può contare nel palmares diversi premi ed importanti collaborazioni con musicisti nazionali e non, oltre che presenze in diversi programmi RAI. Chiara Raggi, oltre che versatile chitarrista, è fondatrice della etichetta discografica Musica di Seta, dedicata alle giovani cantautrici: parimenti vincitrice di diversi premi, ha prodotto negli ultimi anni già cinque album di cui uno in particolare, "Blua Horizonto", in lingua esperanto di cui è cultrice.
Ascoltare le versioni dei brani proposte in questa chiave acustica e minimale è a tratti straniante. Indubbiamente le voci di Chiara e Giovanna sono molto intonate, e cercano talvolta soluzioni originali sostenute da tessiture ed arpeggi chitarristici raffinati e di pregio. Mi sarei aspettato un violoncello più presente in chiave ritmica e di contrappunto, ma in effetti la semplicità dello sviluppo delle esecuzioni non necessità di troppe sovrastrutture.
Faccio un po' fatica a digerire il "Ciao Ciao" della Rappresentante di Lista, o l'iconica "Splendido Splendente" di Rettore (da non rimaneggiare secondo me), mentre trovo centrate le versioni di "Alghero", della mai troppo compianta Giuni Russo, e di "In bianco e nero" di Carmen Consoli. Un senso di perplessità non mi abbandona per tutto l'ascolto dell'intera scaletta. Patisco la mancanza delle ritmiche e percepisco a volte una carenza di armonie. Didascalico. Voto 6 e 1/2. (Roberto Celi)