recensioni dischi
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DOMINO AND THE GHOSTS  "I know something you don't"
   (2023 )

Ci son voluti ben 13 anni affinchè il collettivo francese dei Domino and the Ghosts scodellasse un signor debut-album come “I Know something you don’t”, dopo essersi fatto le ossa in precedenza con la pubblicazione di 5 e.p.

Cosa riserva il menù di oggi? Degustazioni di dark, alt-rock e sinuosità pop che vengono accompagnate da esecuzioni decise e fantasiose. Pigramente grintosa risulta “Ritsuko’s love songs”, che sa affermarsi con scioltezza e un certo dondolio, come conferma anche “First day” che non manca, però, di ruggire finemente.

Il combo d’oltralpe cala sempre la giusta “Solution” per farti restare con le cuffiette incollate nelle orecchie, diffondendo grinta al momento propizio. Che dire, invece, di “Nowhere”? Dal titolo si potrebbe dedurre che il sound dei Domino non suggerisca nessuna direzione, ed invece mostrano uno smalto luccicante che richiama certe soluzioni a cavallo tra Cure e Nick Cave.

L’invito a far parte del loro ballo notturno è palesemente sviscerato nell’emblematica “Dance with me”. Più gira il laser e più noti quanto il CD aneli voglie insospettabili di marchio identitario con la cupa e meravigliosa “Last day”. Nel mezzo del cammin, l’aere si ottenebra maggiormente con la mantrica “GO”, che farebbe sgolosare perfino Robert Smith.

Tuttavia, quantunque aleggi qua e là l’ombra dei Deftones, i Domino and the Ghosts han saputo piazzare strategicamente 10 tessere sul tavolo per completare un’ottimo album di alt-rock dalla griffe 90’s, concertando un percorso di lodevoli idee che, logicamente, dovranno essere rifinite quel tanto che basta per poter uscire dai circuiti di nicchia: nicchia pregiata, certo! Ma pur sempre nicchia (per ora…).

Se invece, gli sta bene il detto “pochi ma buoni”... beh, allora non parlo più. Allez garcons! (Max Casali)