BRUTTER "Outta"
(2023 )
Brutter è il nome del duo formato dai fratelli novergesi Christian e Fredrik Wallumrød nel 2012. Pianista e compositore attivo dal 1996 il primo, il secondo ha invece esplorato più generi nel corso della sua avventura discografica.
A sei anni dall’ultimo lavoro in studio (“Reveal and Rise”) e a sette dal loro debutto come Brutter, il duo è tornato, per SusannaSonata Records, con “Outta”, un lavoro di quasi quaranta minuti di astrazioni jazz ed elettronica industriale, ma anche di improvvise incursioni in territori post rock e indietronica, oltre all’impiego di tecniche che sono care al dub.
Gli scenari sonori dipinti dai due fratelli Wallumrød sono minimalisti e umorali, spesso sembrano voler scavare negli abissi, ma approdano in territori paradossalmente più accessibili rispetto a quelli narrati nei precedenti lavori. “Dance un-dance”, per esempio, percuote con leggerezza, accelera timidamente e poi si scioglie, mentre “Melodour” ha un impianto ben più scarno e solo nel finale aggiunge elementi a un pulsare quasi impercettibile.
Sin dalle prime battute, invece, “Straight” cerca di avventurarsi in sentieri industriali, con traiettorie elettroniche sghembe e acidissime. Le tracce di luce di “Inta Succulence” sono subito spazzate via dall’addensarsi di nubi in “Meet Me at the Chicken Bowl” e le sue note orrorifiche. Nel finale, “Twin Outta” condensa diversi elementi, mostrando in pieno l’anima più sperimentale del duo, solo parzialmente addolcita da “Nachtstück”, l’atterraggio (più o meno) morbido prima che il disco si esaurisca.
“Outta” è il risultato di un’urgenza di ricerca che si traduce a volte in composizioni molto affascinanti e a volte in passaggi più ostici, ma che racconta molto del talento dei due musicisti. (Piergiuseppe Lippolis)