recensioni dischi
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LA MANDIROLA  "Fai cose belle"
   (2023 )

C’è debutto e debutto. Generalmente, chi anela l’opera prima, non vede l’ora di arrivarci al più presto, col rischio di tralasciare dettagli determinanti e strategici.

Sicuramente, non commette questa leggerezza la cantau(at)trice oltrepadana La Mandirola (Elisa), che giunge all’esordio con “Fai cose belle”, dopo averlo ponderato e ripensato più volte, per spennellare un ritratto di sé e dei suoi risvolti quotidiani, consapevole che ciò l’ha portata, sicuramente, ad evolversi come persona e (soprattutto) come ottima interprete, mettendo al servizio indubbie doti canore, maturate nel 2018 con relativo diploma, sotto la supervisione accademica di Rossana Casale e Susanna Parigi.

Insomma, una solida formazione artistica (anche di attrice, tra l’altro…) che le ha permesso di proporre ora un lotto di 8 canzoni, coadiuvata alla produzione da Giorgio Depetri, Luca Sparagino e Matteo Piazzi. Diciamo (ma lo avete già capito…) che tutto il materiale è all’altezza del progetto, che prende forma con il delizioso pop-swing di “Coliche”, fresco e dilettevole come “Fine mese”, che porta avanti una scaletta totalmente affabile.

Ma, per rendere bene, occorrono gustose varianti, e “Franco” e “Guendalina” sono pronte a far fronte agli intenti richiesti dall’orecchio. E’ inevitabile che le liriche tocchino, prima o poi, attimi di nostalgia con tanto di dolce violino a far da cornice alla sua “Biro”, mettendo nero su bianco un atto d’intensità ponderativa: il tutto...”Senza pretese”, un titolo che rispecchia (vado a sensazione…) la sua personalità umile e sensibile. Invece, la minimale “Trentanni” e la titletrack evidenziano la bontà della sua ugola, senza aver bisogno di un contorno sontuoso: tanto ci pensa lei a ingigantirlo con la voce.

Benchè parli molto di lei, “Fai cose belle” è un Bio-debutto che ci sta tutto. (Max Casali)