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ADRIANO  "Panico mentale"
   (2023 )

ADRIANO è il progetto musicale ideato e realizzato da Adriano Di Mauro, giovane cantautore, illustratore e designer catanese. Il progetto ha inizio nel 2017, quando l’artista comincia a comporre dei brani soltanto strumentali, usando le sonorità elettroniche del computer. A partire dal 2018, alle basi strumentali si aggiunge la voce di Adriano Di Mauro, il cui stile canoro in alcuni momenti ricorda quello di Fabio Concato, con dei testi che curano molto l’aspetto sensoriale e non tanto la logica del pensiero.

I brani di ADRIANO sono quasi sempre accompagnati da video di animazione creati da Adriano Di Mauro stesso e si può notare uno stretto e armonioso legame tra melodia, ritmo ed elementi grafici in movimento… quasi un effetto sinestetico. Tanto che, anche quando il video è assente, la musica fa nascere nella mente delle immagini visive.

Attraverso la sua arte, Adriano Di Mauro si propone di trasmettere un messaggio di leggerezza nell’affrontare i problemi della vita e significativo in questo senso è il brano “Panico mentale”, che dà il titolo al suo EP, realizzato con la collaborazione artistica di Andrea Normanno. Il titolo si riferisce allo stato di apprensione con cui tante persone affrontano la quotidianità, anziché adottare un atteggiamento rilassato e spensierato. “Non capirò mai tutto questo panico mentale”, afferma l’autore, aggiungendo poi il fatto che “ridere delle nostre paure certe volte ci può liberare”. Anche dal punto di vista musicale, la voce e gli strumenti più che altro elettronici inducono un effetto riposante e al contempo energizzante, con una patina di nostalgia anni ‘70.

Una melodia rétro e ben articolata, con la presenza evidente del suono di una chitarra elettrica, si può ascoltare anche nel brano intitolato “Come un cane”, in cui si allude alla spiaggia e alla ragazza che sorride, ricordando il tema di “Tropical Beach”, singolo di un discreto successo creato da Adriano Di Mauro durante il periodo della pandemia. Nel testo di “Come un cane” si sentono diverse frasi poco gentili nei confronti della persona alla quale è dedicata la canzone, ma forse si tratta di uno stile volutamente grossolano, adottato per illustrare la “bella imperfezione” della gioventù. Il ragazzo a cui vengono attribuite le parole (che non necessariamente coincide con il cantautore) si rivolge alla ragazza che gli piace, dicendole: “Già lo so che mi dai del cretino”; “E quando poi ti secchi, abbai come un cane/ Non mi fare male con quelle stupide parole!”. Non manca neanche qui il suggerimento di prendere le cose con leggerezza: “Non c’è bisogno di drammatizzare”; “È solo un gioco tra di noi”.

La frase “È solo un gioco tra di noi”, presente nel brano “Come un cane”, ha come “gemello diverso” il titolo di un’altra canzone dell’EP: “È sempre estate tra di noi”. L’estate è un leitmotiv nelle creazioni dell’artista catanese, probabilmente perché viene vista come la stagione della spensieratezza… spensieratezza che più di una volta sfocia in indifferenza nei confronti dell’altra persona: “Non mi raccontare cosa hai fatto ieri,/ Ché non me ne frega, sai…”. Insomma, un atteggiamento caratteristico del mondo contemporaneo, che – soprattutto in questo brano – si sente anche nella pronuncia volutamente trascurata di alcune vocali.

Il brano “Cadono pietre dal cielo”, che ha anticipato come singolo l’uscita dell’EP, si differenzia dagli altri tre per via dell’argomento trattato nel testo: la separazione di una coppia. La metafora delle pietre cadenti dal cielo ha probabilmente il ruolo di far immaginare in maniera viva e concreta lo stato d’animo provato da chi si trova all’improvviso abbandonato dalla persona con la quale s’era abituati a convivere. L’autore si sente privo d’orientamento (“Non so dove si va,/ Dimmi dove si va”; “Senza direzione seguo il giorno”), si sente sopraffatto dalla situazione inaspettata e incontrollabile (“Tutto qui mi sta crollando addosso,/ È come un terremoto in un secondo”). Ma, come si evince anche dalle altre canzoni e interviste di Adriano Di Mauro, non elabora il suo lutto per riuscire a superarlo, scegliendo invece di negarlo e di coprirlo con uno stato di euforia: “Questa sera muoio/ E come un astronauta prendo il volo…”. Si tratta però di un volo discendente (“Mi vorrei tuffare in un tramonto/ Per sciogliermi e poi/ Andare più giù,/ Cadere più giù,/ Ancora più giù…”), alla fine del quale “tocco il fondo e non risalgo più”.

“Cadono pietre dal cielo” è una canzone piuttosto triste e questo si può notare anche nelle immagini del videoclip creato apposta dal regista Premananda Franceschini. Realizzato in diversi luoghi situati fra Catania e la località Linguaglossa, il video presenta (chissà per quale motivo) scene che ricordano i film gialli degli anni ‘70, mettendo in risalto i colori freddi – soprattutto il grigio e il verde scuro – e l’espressione malinconica del viso dello stesso Adriano Di Mauro, che ne è protagonista.

I brani di ADRIANO avrebbero probabilmente un maggiore successo se le formule ritmiche e le velocità fossero più variate e se gli strumenti musicali “veri” (chitarre, basso, batteria) e quelli elettronici (synth) venissero utilizzati in una proporzione più equilibrata. (Magda Vasilescu)