recensioni dischi
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GTO  "Go GTO Go (1993-2023)"
   (2023 )

Ecco un disco monstre di 38 tracce, tutto il repertorio dei GTO in due cd per i fan storici di una band che ha il folk nel dna.

Un bene? Un male? Sicuramente una particolarità, un disco d’altri tempi, con testi e suoni che ricordano i grandi, De André su tutti (Massimo Bubola perdonami...). Suoni alla Goran Bregovic, alla Van De Sfroos, ma anche alla Marley.

Loro portano queste tracce in giro per il mondo dal 1993, e con questo ''Go GTO Go'', vogliono celebrare i 30 di carriera. E ci riescono con un sapiente mix di canzoni che, fin dal primo ascolto, ti portano tra la Romagna e gli USA passando, come detto, per i Balcani.

Tecnicamente lo fanno un po’ così così: il volume delle tracce e la qualità della registrazione differisce notevolmente tra una traccia e l’altra, per esempio tra ''Scrimolo'' e ''Quante volte'' o ''Rimini''. Capisco mantenere i suoni e l’atmosfera dei brani originali, ma a volte la differenza si sente ed è un peccato.

Ma credo che questo sia un disco destinato a chi i GTO li conosce e a queste cose non bada molto: bada invece all’atmosfera ed ai testi sempre veri e sinceri, vita quotidiana e grandi miti. 38 tracce che ti portano a conoscere la signorina graziosa, il vagabondo, il soldato, Rimini, gli Stati Uniti e il Mexico baby…

Se vi piace ascoltare il mare sulla spiaggia di Rimini aspettando l’alba in un sacco a pelo e viaggiare veloci su una cabriolet in Emilia, questo disco fa per voi. Altrimenti astenersi perditempo. (Marco Camozzi)