THE WATERBOYS "Too close to heaven"
(2001 )
Per preparare il precedente "Fisherman's blues", Mike Scott e i Waterboys registrarono qualcosa come 159 canzoni con decine di musicisti in giro per il mondo. Poi ne scelsero 12. E le altre? Qualcuna uscì su singolo, altre 10 sono qui. A rigore, questi dunque sono scarti. In realtà siamo di fronte ad un pugno di canzoni il cui denominatore è l'assoluta voglia di suonare. Molte di queste tracce sono improvvisate in studio o registrate in diretta e questo si sente. Si sente nella spontaneità di queste esecuzioni e nella lunghezza dei brani che sa tanto di "non fermiamoci adesso che stiamo andando troppo bene". E magari in certe piccole imperfezioni che danno a tutto il lavoro un sapore di realtà e verità che è raro trovare ancora nei dischi superperfetti di oggi. Blues e sapori irlandesi, un sax e un violino che cuciono il tessuto musicale come l'ago di una ricamatrice, tanto amore e tanta "musica empathy" (come la chiama Scott), ed ecco fatto un disco da amare subito e per molto tempo. (www.luciomazzi.com)