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FRANCESCO MARIA GALLO  "Orlando opera rock"
   (2023 )

Unire musica e letteratura non è operazione alla portata di tutti, in quanto occorre una dedizione approfondita dell’opera che si vuol rappresentare. Quella che ci presenta il canta-comunicatore ed autore Tv Francesco Maria Gallo, si ispira all’omonimo romanzo di Virginia Woolf “Orlando opera rock” e ce la consegna con attenta analisi, tramite una sovrascrittura che porta l’ascolto a gradini più alti di una semplice fruizione tradizionale.

I contenuti letterali della dozzina di brani previsti, sono frutto di un impegno alacre di ricerca, parimenti a quanto ci aveva proposto nel precedente album “Inferno opera rock” e, stavolta, attingendo invece dalla Divina Commedia. Perciò, ogni ritorno di Gallo ci mette al sicuro da rischi di ascolti dozzinali , proiettandoci in contesti sicuramente affascinanti.

Il percorso narrativo di un inedito Orlando, parte dalla sinfonica “Ouverture”, per poi passare il testimone alla rock-ballad “Maria Maddalena”, mentre pagaiando sulla placida canoa di “Luna rossa”, Francesco riesce (tuttavia) a sprigionare passione purissima, cosi come nella ponderativa “Voyager”. Spostandoci tra “Berlino” e “Nairobi” , si respirano strali malinconici ma reattivi ed intrisi di intensità emotiva.

Quantunque l’arte del Nostro parli espressamente con vigore, anche “Il silenzio sa dire” tante cose ed evocare fantasie immaginifiche che contagiano con “Amore radioattivo”, tra rock e sferzate prog, che nessun “Vento” potrà mai spazzar via dai nostri ricordi, ribadendolo in un finale galoppante tra chitarre ruggenti e batteria magistrale.

Impreziosito dalla presenza di Simona Rae, “Orlando opera rock” è un suggestivo intreccio tra rock e canzone d’autore, ma col dotto fine di arricchirlo in completezza letteraria, con un narrato drammatico ma lucido, sempre proteso allo spiegamento culturale che, di questi tempi, è merce assai rara e di questo Francesco Maria Gallo è ben consapevole, facendo ricorso al rock come strumento di forte impatto empatico. E’ tornato a cantare il Gallo per ri-svegliare le nostre coscienze! Ci voleva. (Max Casali)