recensioni dischi
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TOM SCHNEIDER  "Isotopes"
   (2023 )

“Isotopes è il primo lavoro solista di Tom Schneider, già protagonista con la band cut-up pop KUF e con i Loom & Thread, con cui ha esplorato innovative forme di improvvisazione digitale.

“Isotopes”, registrato a Ludwigsburg in studi dove sono state scritte pagine importanti della storia contemporanea del jazz, e pubblicato dalla Macro Records, comprende dodici brani che manifestano i diversi approcci al piano e che riescono a legare abilmente un ragionamento in grado di produrre composizioni articolate e complesse e l’urgenza di una componente improvvisativa che non può mancare.

Ad arricchire ulteriormente il suono, le cui traiettorie non sono mai troppo immediate né prevedibili, ci sono sample e sintesi granulare, mostrando un grado di sofisticazione ancora maggiore.

“Isotopes” è inaugurato dalle elucubrazioni profonde di “Jagged” e chiuso dall’alienazione di “Speculation”, passando attraverso una grande quantità di spunti e di idee. Dai momenti più classicheggianti, Tom Schneider riesce abilmente a rincorrere soluzioni più sperimentali o improvvisati, spesso riuscendo a condensare il tutto in percorsi brevi e cangianti come quello della titletrack o in alcuni degli ultimi episodi del lotto, nelle più scarne ed effettate “Absence”, “Diffraction” e “Particular”.

Forse un po’ prolisso in alcuni momenti, “Isotopes”, esattamente come racconta il titolo, sembra voler giocare con piccole variazioni che sono in grado di raccontare una chimica musicale diversa, ma sempre credibile. (Piergiuseppe Lippolis)