GABRIELE BELLINI "Motus"
(2023 )
Gabriele Bellini è un musicista che fa della chitarra uno stile di vita, attraverso un credo indomabile e una dogma inamovibile, portando lo strumento ad espressioni apicali che lo rendono celebre tra gli addetti ai lavori.
Bellini non è uno che si ferma ai soliti clichè scritturali, ma tende a rielaborarli con innesti nuovi senza rinnegare il suo fitto background, costituito da una nutrita serie di albums in carnet (su tutti, la pregevole trilogia: “Primo acustico shock elettrico”, “De Revolutionibus Orbium Celestium” e “Evolution”).
Mettendo a disposizione la sua tecnica ineccepibile, ecco che le 11 tracce del nuovo “Motus” prendono forma con profonda naturalezza, rispettando la concezione dell’arte che non va mai forzata ma fatta defluire spontaneamente.
All’entrata, ci attende la forbita “Veritas Filia Temporis”, col feat. di Daniele Melani che esplode con tutta la sua potenza vocale, mentre nell’altro video-single “Rockdown” scorgiamo Bellini e soci appollaiati su rocce montane in un clima dal forte impatto drammatico e coriaceo, con le immagini che roteano senza tregua come in preda a un head-banging per seguirne la ritmia incalzante.
Con “Inverso” il musicista è alle prese con l’insegnamento della chitarra ad un bimbo, in un climax grintoso e paterno, con assoli che lasciano attoniti con picchi di virtuosa bellezza. L’apertura mentale dell'artista si misura, oltremodo, con l’introduzione di uno strale Rap nell’interessante “Element”, forgiato in elegante sintonia con la sei corde.
Anche le divagazioni strumentali di “Metaverse Era”, “Afterall” e “Only On ePlanet” sono segnali di grande ampiezza partiturale, esprimendo caratteri diversi tra prog, spanish-sound e rock verace. In dirittura d’arrivo, scorre la power-ballad “Tho Whole” che, comunque, non tralascia elementi di vigoria esecutiva, e non poteva essere altrimenti, per darci appuntamento alla prossima perla innovativa.
Non c’è che dire: quello di Gabriele è un bel “Motus”-operandi! (Max Casali)