recensioni dischi
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AGA  "Imagine"
   (2023 )

Aga è il moniker di Alessandro Antolini, musicista romagnolo attivo da circa due decenni e protagonista di un’intensa attività live, oltre che autore di due dischi autoprodotti pubblicati nel 2017 e nel 2020.

Nel pieno di quest’estate 2023, l’artista di Cesenatico è tornato con “Imagine”, stavolta pubblicato per l’etichetta indipendente Drummer Caffè e ancora una volta figlio di una ricerca musicale i cui approdi si collocano al confine fra vari generi, seppur conservando la centralità di percussioni e tastiera.

C’è tanta struttura elettronica nelle canzoni di “Imagine”, composto da sei brani inediti, due remix e un omaggio ai Joy Division realizzato “a cuore aperto”. Le altre influenze sono new wave e rock alternativo prevalentemente italiano, ma qua e là si scorgono riferimenti ad artisti neanche troppo vicini fra loro: Brian Eno, gli Spiritualized, il compianto Mark Lanegan.

I secondi, seppur in una versione più cinematografica e meno shoegaze/space, vengono rievocati nell’opener “I’m Waiting (Imagine)”, ma l’album offre una notevole quantità di spunti, sia che si tratti di increspature sintetiche (“Aria”), sia che si tratti di traiettorie più dolci e ragionate (“Piano ma non solo”). La cover di “Atmosphere” riesce a non snaturare il brano, ma aggiunge un tocco personale, mentre i due remix concedono al disco una sorprendente piega danzereccia.

Con “Imagine”, Aga conferma di avere idee belle e originali e di saperle concretizzare in una proposta musicale molto solida. (Piergiuseppe Lippolis)