recensioni dischi
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SALCESON X  "Qui penis aquam turbat"
   (2023 )

“Qui Penis Aquam Turbat” è il nuovo album dei polacchi Salceson X. Sei anni dopo “Niech Zyje Socjaliz”, la band di Rzeszow composta da Czarnuch (chitarra, basso, batteria e seconde voci), Marc Vader (voce e samples) e la misteriosa figura di Majonez, torna con un lavoro che continua l’esplorazione di quella formula “death’n’roll”, come da loro stessi descritta, che in realtà comprende anche evidenti tracce di death metal e grindcore in poco meno di mezz’ora ad altissima intensità.

“Womity” inaugura il disco ed è come entrare in un luogo angusto e buio, con sferzate metalliche a generare un effetto claustrofobico e ad alimentare un costante senso di tensione. Qualche indovinata concessione melodica appare in “Wieczorynka”, prima che “13” torni a tritare qualsiasi cosa compaia lungo il cammino.

“Panaceum” corre a velocità supersonica, con idee quasi punk, e “Proludzki” non accenna a rallentare troppo, pur con una fase centrale più scandita e spigolosa. Anche “Bezmiar Czerni” e “Chrobry” si stagliano sulla stessa lunghezza d’onda: ritmi sostenuti, atmosfere plumbee e pesanti, un cantato aggressivo perfettamente inserito in un contesto ansiogeno e fosco.

Dopo l’intermezzo “***”, “Metakondukt” ricama qualcosa in più rispetto agli altri brani, mostrando anche qualche nuova e lieve apertura melodica, a riprova di un certo talento compositivo e della capacità di aggiungere elementi di novità senza dover snaturare l’impianto musicale.

Si chiude con “Kot w Sosie Pomidorowym - True Vege Satan Mix” la terza prova in studio dei Salceson X, che confermano ispirazione e creatività pur con un lavoro che punta a demolire tutto e ci riesce. (Piergiuseppe Lippolis)