recensioni dischi
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ANGELA KINCZLY  "Canzoni di viaggio"
   (2023 )

“Canzoni di viaggio” è il nuovo album di Angela Kinczly, artista bresciana con origini ungheresi. Diplomata in chitarra classica e suonatrice di violino, Angela Kinczly ha già all’attivo cinque dischi ed è tornata quest’anno con un lavoro nato da incontri culturali di vario tipo, per ammissione dell’artista mediati da letteratura, cinema e radio.

A ispirare “Canzoni di viaggio” c’è l’Italia del secondo dopoguerra, i cui principali personaggi dell’arte continuano a influenzare quella contemporanea. Inizialmente pensato per sola chitarra e voce, Angela Kinczly ha scelto successivamente di affidarsi alla produzione dei Cantacronache: le varie canzoni sono state eseguite su un registratore multitraccia, poi mixate e successivamente digitalizzate.

Il disco intende rispolverare dieci canzoni che l’artista stessa considera tesori nascosti nella grande tradizione cantautoriale italiana, da “Quella cosa in Lombardia” di Fortini-Carpi a “Io ricordo”, traduzione e adattamento del brano di Molly Lloyd Drake dall’inglese di Evelina Somenzi e Angela Scalvini.

Nel mezzo, tante piccole gemme più o meno note ai più: “La guerra è finita”, testo e musica del grande Claudio Lolli, è una delle interpretazioni più brillanti del disco, al pari di “Qualcosa da aspettare” di Franco Amodei e “L’amore è tutto qui”, scritta da Piero Ciampi e musicata da Gianni Marchetti e Pino Pavone.

“Canzoni di viaggio” è un lavoro ben fatto tecnicamente e gradevole all’ascolto, ma anche una grande occasione di riscoperta di piccole gemme di cantautorato italiano. (Piergiuseppe Lippolis)