recensioni dischi
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THE NECKS  "Travel"
   (2023 )

I Necks sono una band australiana di musica sperimentale fondata nel 1987. Nel corso della sua lunga attività, il trio formato da Chris Abrahams (piano e organo), Tony Buck (batteria, percussioni e chitarra elettrica) e Lloyd Swanton (basso e contrabbasso) ha esplorato diversi generi, dal jazz d’avanguardia al minimalismo, passando per il krautrock.

All’alba del 2023, la band è tornata col suo diciannovesimo album in studio intitolato “Travel” (uscito per Northern Spy Records), dove alcune di queste traiettorie sembrano convergere. I brani in totale sono quattro e rappresentano quattro diverse sessioni di improvvisazione lunghe circa venti minuti: prima le note evocative imperniate sul contrabbasso di “Signal”, con tracce di piano-jazz a fare capolino in atmosfere densamente world, a descrivere colori e profumi lentamente cangianti, poi i temi afro-jazz sviscerati nelle pieghe di “Forming”, quasi straniante nel suo incessante suggerire deflagrazioni che non arrivano mai.

La seconda metà è inaugurata da “Imprinting”, forse l’episodio più ambizioso del lotto, con un effetto finale non distante dall’ambient: lo scenario è quello di un rito che si consuma di notte in qualche angolo recondito del globo intorno a un fuoco, con idee lisergiche alla base e morbidezze blues.

“Bloodstream” si appoggia maggiormente sul piano, ma accoglie piccoli rintocchi rock. “Travel” è un’altra gemma nel brillante percorso artistico di una band in grado di conservare senza fatica l’ispirazione e la qualità dei tempi migliori. (Piergiuseppe Lippolis)